Torre del Greco. Sono finiti agli arresti domiciliari e al divieto di dimora in Campania i due consiglieri comunali della maggioranza guidata dal sindaco Giovanni Palomba coinvolti nello scandalo del voto di scambio a Torre del Greco: Stefano Abilitato è accusato di avere promesso l’assunzione di cinque netturbini già «selezionati» attraverso il progetto regionale Garanzia Giovani e si trova gli arresti domiciliari, mentre Ciro Piccirillo è indagato per avere rivelato l’esistenza di un’indagine sulla compravendita di preferenze e sarà costretto a lasciare la Campania.
Agli arresti domiciliare sono, inoltre, finiti l’ex assessore Simone Onofrio Magliacano, Andreina Vivace e Francesco Sallustio. Ordinanza di custodia cautelare in carcere per quattro netturbini: Giovanni Massella – testimone di giustizia – e il figlio Ciro Massella, Giuseppe Mercedulo e Gerardo Ramondo.
In cinque sono stati raggiunti da divieto di dimora a Torre del Greco, tra cui il presidente del centro onlus nonché ex responsabile locale dell’Unicef e il titolare di una nota pescheria della zona porto: Domenico Pesce – l’uomo incaricato di caricare i voti sul pc del comitato elettorale di Giovanni Palomba la notte del ballottaggio – Salvatore Loffredo, Giuseppe Sdegno – sospettato di avere tenuto la «cassa» dei fondi destinati all’acquisto di voti – l’imprenditore Vincenzo Izzo e Gennaro Savastano.