NAPOLI – Tradito da una cipolla: il commissariato Scampia di Napoli ha arrestato la scorsa notte il latitante Marco Prota, figlio di un presunto affiliato al clan Licciardi, accusato di stalking nei confronti della compagna. Lo scorso primo marzo Prota ha evitato l’arresto disposto dai giudici il 27 febbraio durante il processo in corso a Napoli per maltrattamenti, ingiurie, minacce e percosse ai danni della sua compagna, che l’aveva denunciato. La vittima, aveva anche ritrattato le accuse che aveva rivolto al compagno ma la madre, ascoltata dai giudici dopo la deposizione della figlia, ha invece riferito che la decisione di ritrattare era stata presa in quanto poco prima della deposizione la donna era stata avvicinata e nuovamente picchiata dal compagno. I poliziotti, per individuarlo, hanno dovuto faticare non poco per passare al setaccio tutti i suoi parenti, circa 400, ai quali il latitante avrebbe potuto chiedere aiuto. L’attività di indagine ha consentito di individuare il latitante in una abitazione di corso Garibaldi: è stato lì, infatti, che gli agenti lo hanno stanato. Prota, infatti, intendeva cucinarsi una pietanza per la quale era necessario usare una cipolla. Non avendola a disposizione nel frigorifero ha chiamato un un negozio di ortofrutta al qualche ha chiesto di fargliela recapitare a casa. E’ stato così, seguendo il garzone, che gli investigatori sono riusciti a individuare il civico dove il latitante si era rifugiato. Dopo la consegna è scattato il blitz. Prota è stato bloccato e arrestato e l’uomo che lo ospitava denunciato per favoreggiamento.
CRONACA
3 aprile 2019
Stalker latitante tradito da una cipolla, arrestato a Napoli