Una sedia vuota e un corpo freddo rannicchiato sul pavimento. Attorno rifiuti e siringhe. L’immagine dura e spietata arriva da Torre Annunziata e dimostra che si ricomincia a morire di eroina. La droga maledetta che faceva strage negli anni Ottanta.
Il cadavere di un uomo è rannicchiato accanto alla parete di una stanza sventrata e senza infissi, un gabbiotto abbandonato rifugio degli ultimi e dei disperati. Così muore un uomo, ed è una fine che fa riflettere.
Sembra ieri e invece è oggi. L’eroina continua a scorre nelle vene, continua a uccidere, nell’indifferenza di tanti, nonostante l’impegno delle associazioni e dei sert.
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Giovanna Salvati