CASTELLAMMARE DI STABIA – Quando nell’ottobre del 2008 i sicari mandati da Scanzano lasciarono senza vita a terra il corpo di Carmine D’Antuono, detto ‘o lione e di Federico Donnarumma che si trovava con lui, i figli del ras promisero che chi aveva ucciso il padre l’avrebbe pagata. A rivelarlo è Salvatore Belviso, la gola profonda parente del boss Vincenzo D’Alessandro e pentito da diversi anni. Uno dei primi verbali, quello sottoscritto davanti all’Antimafia, in cui il reggente della cosca svela dell’esistenza di un piano per uccidere Teresa Martone, vedova di Michele D’Alessandro e madre del boss Enzuccio.
Vincenzo Lamberti
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