Torre del Greco. Arriva l’estate e i barbari in automobile invadono la passeggiata porto-scala: l’accesso all’ex fiore all’occhiello del lungomare – oggi formalmente «chiuso» per pericolo di crolli – trasformato in maxi-parcheggio abusivo nel silenzio assordante di polizia municipale e capitaneria di porto. La bella stagione comincia decisamente sotto una cattiva stella all’ombra del Vesuvio, dove – a dispetto delle buone intenzioni dell’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba, pronta a spalancare le porte degli ex Molini Marzoli per agevolare la sosta a ridosso della zona porto – si registra l’ennesimo sfregio lungo il waterfront.
Il regno dell’illegalità
Intorno a mezzogiorno lo scenario della passeggiata porto-scala era decisamente imbarazzante: centinaia di auto avevano varcato il cancello della massicciata del porto – il cui accesso dovrebbe essere vietato – e avevano letteralmente preso d’assalto il percorso costato un milione di euro in fondi europei e abbandonato al proprio destino dalla squadra di governo cittadino dopo i danni provocati dalle mareggiate dell’inverno. Le vetture sono state lasciate in sosta sotto gli scogli, con buona pace dei cartelli di divieto d’accesso pedonale affissi alle due estremità del waterfront: ovviamente, non sono mancati momenti di tensione provocati dal traffico registrato in zona, manco si fosse all’uscita da una scuola all’ora di punta. Eppure, in giro – fino all’ora di pranzo – non si sono visti né i vigili urbani agli ordini del comandante Salvatore Visone né lo zelante personale della capitaneria di porto, teoricamente incaricato di fare rispettare la legalità in area demaniale.
L’imbarazzo del sindaco
La notizia dell’ennesimo scempio consumato sotto la statua del Cristo Redentore è arrivata al sindaco Giovanni Palomba e all’assessore alla polizia municipale Giovanni Marino solo intorno alle 13, quando i due bar realizzati proprio sopra gli scogli a ridosso del porto erano stracolmi di clienti pronti a sfidare – a dispetto della recente tragedia di via Duomo a Napoli, dove un commerciante è rimasto ucciso dai detriti volati giù da un edificio pericolante – il rischio di crolli dalla parete rocciosa ai piedi degli ex Molini Marzoli. «Durante questo week end, le attività dei vigili urbani si sono concentrate sul rispetto delle norme previste dal calendario di deposito dei rifiuti – l’imbarazzata spiegazione dell’assessore Giovanni Marino -. Non ci aspettavamo un assalto del genere né una così evidente disinvoltura nel calpestare le regole previste dal codice della strada e dal buonsenso. Già a partire dalla prossima settimana organizzeremo controlli lungo la zona porto per frenare il fenomeno della sosta selvaggia». In realtà, poi, una pattuglia di uomini in divisa si è precipitata lungo la passeggiata porto-scala per multare i primi indisciplinati. Ma se il buongiorno si vede dal mattino, sarà una lunga estate nel regno delle illegalità della zona porto.