NAPOLI – Sulla vertenza Whirlpool si pesano bene le parole e si va avanti a piccoli passi. L’azienda conferma a ministro e sindacati di non aver intenzione di chiudere il sito di Napoli e tantomeno di volersi disimpegnare dal futuro dello stabilimento e dei suoi 420 dipendenti, mostrandosi quindi disponibile a ragionare sul proseguimento dell’attività. Dal canto suo, il vicepremier e ministro, LuigiDi Maio, si mostra soddisfatto, apprezza che i pilastri su cui ha aperto la discussione odierna siano stati condivisi dall’azienda e dà per scontato che da lunedì (l’azienda ha chiesto, infatti, altri quattro giorni prima di illustrare una proposta) la discussione si possa riaprire partendo da questi presupposti. I sindacati però restano in allerta. Al termine di un incontro durato praticamente mezz’ora, si mostrano cautamente ottimisti – parlando di “primo passo” e di “spiraglio” – ma dell’azienda continuano a fidarsi poco. Nessuno, infatti, al tavolo istituzionale ha ancora chiaramente scongiurato quello che dall’inizio di questa storia è il vero spauracchio dei lavoratori, ossia la cessione del sito da parte di Whirlpool a un soggetto terzo. “Non disimpegno non vuole ancora dire tutto”,ha fatto notare la segretaria nazionale della Fiom Cgil, Barbara Tibaldi, concedendo all’azienda per il prossimo incontro un’ultima occasione di mostrarsi affidabile. Della stessa opinione si è mostrato il segretario nazionale della Uilm, Gianluca Ficco, segnalando che “non sarà facile passare da una dichiarazione aziendale generica di disponibilità alla risoluzione effettiva della vertenza”. La pensa così anche la segretaria nazionale della Fim Cisl, Alessandra Damiani, “ci sono aperture ma è tutto da verificare”.
CRONACA
13 giugno 2019
Whirlpool, l’azienda conferma nessuna chiusura a Napoli