Le lancette dell’orologio segnano le ore 4,30. Il cielo è ancora buio. Uno scooter di colore azzurro, con due giovani in sella, spunta da corso Vittorio Emanuele. I due centauri hanno il volto completamente coperto da abiti scuri, passamontagna e nessun casco. Si avvicinano al blocco di palazzine che si trova in piazza Battisti a pochi metri da piazza Matteotti dove resiste lo scheletro del vecchio teatro Metropolitan. Il centauro rallenta e il passeggero tira dalla cintola una pistola. Alza il braccio destro e inizia sparare. Preme il grilletto. Uno, due, quattro, ben sette colpi. Il silenzio della notte fa rimbombare gli spari ma dalle finestre non si affaccia nessuno. Nemmeno dai bar lungo il corso dove le luci sono accese e c’è chi si prepara ad una nuova giornata di lavoro. La città dorme ma l’omertà fa ancora più rumore. I due centauri scompaiono nel nulla tra i vicoli della marina, all’ombra del santuario della Madonna della Neve.
Giovanna Salvati
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