Torre del Greco. La crisi rifiuti non conosce fine all’ombra del Vesuvio e l’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba getta la croce sugli incivili della raccolta differenziata: al via una serie di controlli a campione in strada, raffica di multe ai cittadini sorpresi a sversare il «sacchetto sbagliato» in strada. In attesa di capire come proceda l’avvicinamento al sistema di raccolta porta a porta – le prime quattro settimane delle sedici concesse alla ditta Buttol per avviare le procedure del caso non trascorse senza sostanziali novità – la carovana del buongoverno avvia una vera e propria task force per inchiodare i cittadini pronti a ignorare il calendario di deposito della spazzatura.
Un’iniziativa promossa dal neo-assessore all’ambiente Raffaele Arvonio e condotta dagli agenti di polizia municipale agli ordini del comandante Salvatore Visone, arrivati a scavare all’interno dei sacchetti per identificare e rintracciare i trasgressori della Nu. Il primo quartiere a finire sotto la lente d’ingrandimento dei vigili urbani è stato via Alcide de Gasperi e dintorni, dove – attraverso un’attività attenta e serrata dei caschi bianchi – sono state elevate multe e verbali agli incivili responsabili dell’abbandono dei sacchetti. «Si tratta di un’azione importantissima – spiega l’assessore proveniente da Cicciano, paesino con un numero di abitanti pari proprio alla sola via Alcide De Gasperi – finalizzata a una sensibilizzazione dei cittadini alla materia ambientale e a una corretta applicazione del sistema di raccolta differenziata».
Soddisfatto il sindaco, pure inizialmente contrario a «punire» chi già è costretto a pagare tasse da record in cambio di servizi di igiene urbana sotto la sufficienza: «Non possiamo tollerare l’indisciplinatezza di tanti cittadini che infrangendo le regole della raccolta differenziata – il pugno duro di Giovanni Palomba – mortificano la città e vanificano il comportamento virtuoso di chi si impegna con efficienza e costanza».
Parole capaci di scatenare l’immediata reazione dell’opposizione: «Vanno bene i controlli per stanare gli incivili – sottolinea Romina Stilo, ex vicesindaco di Ciro Borriello -, ma non bisogna fare passare il messaggio che la responsabilità della crisi Nu sia solo dei cittadini. Non vedo la stessa solerzia nei confronti della ditta incaricata del servizio di igiene urbana, a cui spetterebbe i compito di mantenere pulita la città. Un obiettivo fino a oggi fallito, senza alcuna presa di posizione da parte del sindaco e dell’amministrazione comunale».
Insomma, in attesa dell’effettiva partenza del sistema porta a porta – a oggi l’unica differenza rispetto al passato sono i pagamenti del Comune a fine mese – si alza la tensione all’ombra del Vesuvio. E a pagare, per il momento, sono sempre e solo i contribuenti già penalizzati da 24 mesi di disastri. ©riproduzione riservata