Torre del Greco. L’amministrazione comunale targata Giovanni Palomba cancella ulteriori cinque ecopunti – in tutto sono dieci le isole ecologiche chiuse a partire dallo scorso mese di aprile – e prova a spingere sull’acceleratore per l’avvio del servizio di raccolta porta a porta. La nuova spallata della carovana del buongoverno di palazzo Baronale al «sistema-Borriello» arriverà a partire dalla prossima settimana, quando al posto dei cassoni introdotti dall’ex primo cittadino compariranno «postazioni mobili» in via Cimaglia – la discarica a cielo aperto salita in varie occasioni agli «onori» delle cronache nazionali – via del Lavoro e presso le storiche Cento Fontane e il parcheggio dell’ex complesso della Santissima Trinità. Sarà, invece, solo un «ricordo» il centro di raccolta realizzato all’interno dell’ex campo container di via Circumvallazione.
Addio a 10 isole ecologiche
In pratica, a partire dal prossimo 18 novembre, il 50% degli ecopunti voluti dalla passata amministrazione comunale saranno stati eliminati o chiusi: in precedenza, infatti, il mobiliere di via monsignor Felice Romano – insieme alla dirigente alla Nu, Claudia Sacco – aveva provveduto a ordinare lo stop ai cassoni in via Cavallerizzi, viale Lombardia, via Scappi e all’interno dell’ex mercato ortofrutticolo di viale Sardegna. Il primo addio, invece, era scattato per l’ecopunto realizzato nell’ex pinetina di Enrico De Nicola in via Tironi. «Il nostro quartiere non è una discarica – il messaggio veicolato attraverso un manifesto pubblico dalla ditta Buttol, il colosso ambientale con sede legale a Sarno a cui il sindaco Giovanni Palomba ha affidato le chiavi del settore-rifiuti all’ombra del Vesuvio – La rimozione degli ecopunti rappresenta solo un primo passo, i nostri operatori saranno al servizio dei cittadini presso le postazioni mobili a partire dalle 19 fino alle 23».
Le multe a senso unico
Dunque – in piena fase di start-up del servizio di raccolta porta a porta – l’ente di palazzo Baronale rischia di scatenare nuova confusione tra i cittadini, già alle prese con una falsa rivoluzione e con i controlli unidirezionali della polizia municipale. Durante le 16 settimane di tempo concesse alla ditta Buttol per passare al nuovo piano industriale, infatti, gli ispettori Nu non potranno – come specificato dalla stessa Claudia Sacco ai consiglieri comunali della commissione trasparenza – contestare penalità alla vincitrice della gara d’appalto da 50 milioni e spiccioli. In pratica, fino a inizio febbraio, a essere multati per le drammatiche condizioni in cui versano interi quartieri di Torre del Greco – in particolare, le periferie – saranno solo e soltanto i cittadini. Con buona pace dei proclami del sindaco Giovanni Palomba, pronto a promettere – all’atto dell’insediamento in municipio – meno sanzioni per i cittadini e maggiore «attenzione» alle inadempienze degli operatori Nu. All’epoca, l’appalto era gestito dal consorzio Gema poi cacciato per fare spazio agli «intoccabili dei rifiuti». Almeno, fino a inizio febbraio.
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