Torre del Greco. La buona notizia riguarda l’imminente arrivo di rinforzi per la «squadra di infermieri» al servizio delle varie divisioni. La cattiva notizia, invece, interessa la rete degli interventi d’emergenza e urgenza. Sono le due facce della riorganizzazione decisa dai vertici dell’Asl Napoli 3 Sud per l’ospedale Agostino Maresca e per l’ospedale Sant’Anna e Madonna della Neve: una riorganizzazione messa in campo con l’obiettivo di ottenere il massimo dalla risorse umane e strumentali delle due strutture sanitarie di Torre del Greco e Boscotrecase.
Il nuovo piano operativo
La prima svolta del 2020 all’ombra del Vesuvio è arrivata all’indomani della nuova visita del direttore generale Gennaro Sosto al nosocomio di via Montedoro: una «visita» per verificare le criticità lamentate da operatori e pazienti nonché valutare l’opportunità di potenziare un organico attualmente ridotto all’osso con l’invio di ulteriori infermieri. Di qui, il via libera al programma di riorganizzazione e potenziamento delle attività operatorie presso gli ospedali di Torre del Greco e Boscotrecase messo a punto in collaborazione con il responsabile aziendale del dipartimento chirurgico Gaetano Sannino. Una riorganizzazione decisa sulla scorta dei numeri registrati durante il 2019 e capace di avvicinare l’ospedale Agostino Maresca a una sorta di poli-ambulatorio: a Torre del Greco, infatti, saranno concentrate – secondo il nuovo piano dell’Asl Napoli 3 Sud – le prestazioni ambulatoriali complesse coordinate (cosiddette Pacc), i day surgery otorinolaringoiatri, urologici e tutta l’oculistica. Un taglio netto agli interventi urgenti, con la sola emergenza chirurgica garantita all’ombra del Vesuvio. A Boscotrecase, invece, sarà potenziata l’urgenza chirurgica per le attività che necessitano di interventi entro le sei ore.
I numeri del 2019
La scelta dei vertici dell’Asl Napoli 3 Sud è stata dettata dai dati di operatività della chirurgia di Torre del Greco nel 2019. Dati perfettamente «coerenti» con l’immagine di un poli-ambulatorio, con un pronto soccorso attrezzato. Su un totale di 296 operazioni, infatti, la bellezza di 237 interventi – 24 di chirurgia d’urgenza e solo sei di chirurgia d’urgenza notturna – sono stati di chirurgia ambulatoriale. Dati alla mano, circa il 60% del totale: una percentuale largamente superiore al limite previsto dal ministero della Salute e, d’altronde, conseguenza delle precedenti scelte aziendali.
Le ragioni dell’Asl Na 3 Sud
«Gli sforzi dell’azienda – spiega il direttore sanitario dell’Asl Napoli 3 Sud, Gaetano D’Onofrio – sono rivolti all’utilizzo intensivo e appropriato delle strutture e degli operatori disponibili in rispondenza ai livelli essenziali di assistenza e in osservanza del piano salute nazionale del triennio 2020-2022 che punta a utilizzare un setting assistenziale con l’implementazione del day surgery e dei Pacc. È con queste iniziative che l’ospedale Maresca viene messo in sicurezza ai fini degli obiettivi di rilancio». Un obiettivo inseguito dal settembre del 2011, ma – a oggi – lontano dall’essere raggiunto.
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