Supera il numero terribile delle 400 persone contagiate il report quotidiano che viene dagli ospedali dove si eseguono i tamponi. In tutto sono 460 i casi positivi in Campania. Torre del Greco, la città in cui si sono registrati i casi più numerosi ed anche quelli più gravi, vede salire il suo bilancio a 17. L’ultimo in ordine di tempo è un 30enne tornato dal Nord che è risultato positivo al test. A Boscotrecase, l’ospedale diventato centro territoriale per la lotta al Covid-19, sono 8 le persone ricoverate, tre di queste sono risultate positive ai tamponi. Tra queste un 82enne di Torre Annunziata e una donna moglie di un dipendente comunale di Torre Annunziata, residente a Torre del Greco, mamma di un cancelliere in servizio al Tribunale di Torre. Tra i ricoverati anche un uomo di Torre Annunziata, soccorso ieri mattina di fronte al Commissariato di polizia. Avrebbe accusato un malore ed è stato soccorso dall’ambulanza dalla quale sono scesi gli infermieri con le tute bianche che hanno provveduto a prestare le prime cure per poi trasferirlo all’ospedale di Bosco. Al San Leonardo di Castellammare, dove non sono mancati i momenti di tensione, sono attualmente 14 i pazienti ricoverati all’interno dell’ala del pronto soccorso destinata ai casi sospetti. Uno di essi, non stabiese, ha ricevuto l’esito del tampone ed è risultato positivo al coronavirus (Covid-19) ed è stato trasferito al vicino presidio di Boscotrecase, divenuto centro unico del Covid-19. Per tutti gli altri, invece, per lo più pazienti con attacchi febbrili, l’esito del tampone è atteso nelle prossime ore o nei prossimi giorni e attualmente non risultano casi relativi a persone residenti a Castellammare. Sale il numero dei contagiati anche a San Giorgio (2) e c’è un caso anche a San Sebastiano al Vesuvio: si tratta del papà di uno studente del liceo porticese Silvestri che è risultato positivo. Nessun problema per gli studenti della scuola che, invece, è chiusa dallo scorso 3 marzo.
I casi sui Lattari
A Gragnano, invece, resta sempre uno il caso positivo (vedi articolo a pagina 6): si tratta di un medico in servizio a Napoli e che era rientrato nella sua città natale lo scorso 6 marzo. Salgono, invece, in tutti i territori i numeri degli autodenunciati: si tratta di persone che sono tornate dal Nord e che per questo motivo dovrebbero avere un periodo di quarantena.
Nel Vesuviano
Sale a due il numero dei residenti di Ottaviano positivi al Coronavirus. A contrarre il Covid-19 è il figlio dell’anziana morta in ospedale, a Nola, alcuni giorni fa, risultata positiva ai controllo medici. L’uomo era già in quarantena, è asintomatico. Il tampone effettuato subito dopo il decesso della donna ha confermato che l’uomo ha contratto il virus. E il sindaco Capasso ribadisce: «Non sono degli appestati, hanno bisogno del nostro conforto». Secondo contagio anche a Somma Vesuviana, dove la notte scorsa una giovane è risultata positiva al Covid-19. Il secondo caso in città costringe il sindaco ad annunciare misure più stringenti in città. «Dobbiamo stare a casa. C’è gente che addirittura si reca a casa di amici a cena per stare insieme». E’ l’appello a rimanere a del primo cittadino, Salvatore Di Sarno. «All’interno dei parchi o dei condomini, ci sono famiglie che si riuniscono con altre famiglie. Anche i giovani che vedo girare in strada, i genitori non hanno cuore».Mentre a Poggiomarino, dove non ci sono contagiati, ci sono altri 7 isolati. Sono venuti a contatto con l’anziana sabato risultata positiva al Covid e residente a San Giuseppe Vesuviano.
L’Agro
Resta Scafati la città col più alto numero di contagi: sono sei, infatti, le persone infette alcune delle quali ancora in isolamento domiciliare e, dunque, senza alcun sintomo. Anche ad Angri un caso positivo, mentre il dato più forte è quello che fa riferimento alle 200 persone messe in quarantena. Una dipendente di una ditta di pulizie che opera sia all’ospedale Villa Malta di Sarno che all’Università di Salerno a Fisciano, è risultata positiva. Da lì, a catena, sono scattati gli obblighi di isolamento per 150 famiglie. Oltre duecento persone che non devono lasciare le proprie abitazioni per i prossimi 21 giorni.