Torre del Greco. Poteva essere il giorno della speranza. è diventato, invece, il giorno del dolore. L’ennesimo per Torre del Greco, la città della provincia di Napoli flagellata dal «mostro» arrivato dalla Cina: un mostro capace di spezzare la vita dell’avvocato-maestro Raffaele Bifulco – sessantenne di Terzigno, residente a San Valentino Torio – insegnante all’istituto comprensivo D’Assisi-Don Bosco, la scuola-focolaio da cui è iniziato il calvario della città guidata dal sindaco Giovanni Palomba.
La maestra guarita a Striano
Eppure, il «venerdì nero» all’ombra del Vesuvio si era aperto con un raggio di sole: le dimissioni dall’ospedale Cotugno della maestra di Striano ricoverata a inizio marzo con il Coronavirus. Proprio la quarantasettenne – contagiata dal virus al rientro da un viaggio al Nord Italia – aveva annunciato il suo ritorno a casa con una breve telefonata alla dirigente scolastica Rosanna Ammirati: «Sono felice, finalmente è finito un incubo – le parole sussurrate alla preside, con la voce spezzata dall’emozione -. Sono grata per l’assistenza ricevuta in ospedale: medici e infermieri sono stati non solo professionali, ma profondamente umani». Dopo due tamponi negativi, la quarantasettenne è stata dimessa: al proprio arrivo a casa in ambulanza ha trovato un cartello al cancello d’ingresso del suo condominio: «Hai vinto anche questa battaglia: sei forte», il messaggio dei vicini di casa usciti dall’isolamento forzato dopo le due settimane di quarantena. La donna era stata trasferita all’ospedale Cotugno nella notte tra il 3 e il 4 marzo, dopo un iniziale ricovero per problemi respiratori all’ospedale Maritiri di villa Malta di Sarno. Ad accoglierla il sindaco Antonio Del Giudice e i familiari, il marito e l’unico figlio della coppia. «Grazie a Dio siamo a casa. Sono felice, ma dispiaciuta per quanto sia accaduto», le parole pronunciate al marito prima di rientrare nell’abitazione.
La tragedia dell’insegnante
La gioia legata alla guarigione della quarantasettenne di Striano è durata meno di due ore. All’ora di pranzo una tragica notizia si è abbattuta sull’istituto comprensivo di viale Campania: Raffaele Bifulco – il secondo contagiato dal Covid-19 – non ce l’ha fatta a vincere la sua battaglia. Il cuore del sessantenne di San Valentino Torio si è fermato all’ospedale Cotugno, dove era ricoverato da due settimane. L’avvocato con la passione per l’insegnamento – originario di Terzigno – non aveva mai smesso di frequentare la sua città natale, dove vivono la mamma Teresa e i fratelli Luigi e Carolina. Laureato in giurisprudenza aveva intrapreso la strada dell’insegnamento. Sposato con la moglie Rosa – operatrice sanitaria all’ospedale di Sarno – lascia tre figli: Giovanni, Maria Teresa e Vittorio Emanuele. L’intera famiglia era già in quarantena, a seguito dell’allarme scattato qualche giorno dopo il ricovero della maestra di Striano di cui Raffaele Bifulco era amico e collega. La salma sarà ora trasferita dall’ospedale Cotugno di Napoli al cimitero di Montecorvino Pugliano per la cremazione. In lacrime il sindaco di Terzigno: «E’ una giornata tristissima per tutta la nostra comunità – spiega Francesco Ranieri -. Ho perso un grande amico, Terzigno non lo dimenticherà mai. Saremo sempre vicini alla sua famiglia». Il sindaco di San Valentino Torio ha subito indetto il lutto cittadino per la prima vittima del suo paese e sospeso flash mob e iniziative di sensibilizzazione nella battaglia contro il Coronavirus in programma nel prossimo fine settimana. «Era il minimo per un signore come Raffaele Bifulco», l’omaggio di Michele Strianese.
La scuola-focolaio
Le emozioni forti della giornata – prima la gioia, poi le lacrime – hanno lasciato il segno sull’istituto comprensivo D’Assisi-Don Bosco: «E’ un momento di sconcerto e dolore – conferma la dirigente scolastica Rosanna Ammirati -. La notizia della guarigione della maestra di Striano lasciata intravedere, finalmente, una luce in fondo al tunnel». Perché, intanto, anche la collega di Trecase – la terza contagiata dal Covid-19 – era tornata a casa e le condizioni delle ultime due insegnanti «in guerra» contro il Coronavirus erano in netto miglioramento. Poi, la doccia gelata. «Raffaele Bifulco era al primo anno alla D’Assisi, ma già aveva conquistato tutti con la sua disponibilità e professionalità – sottolinea Rosanna Ammirati – Non aveva saltato un solo giorno di lezione, era sempre al fianco dei suoi piccoli alunni. Lascia un vuoto profondo in tutti noi». La tragedia arriva a una settimana dal primo decesso a Torre del Greco: «Vedo una città attonita e spaventata – conclude la dirigente scolastica – Finalmente la gente comincia a prendere coscienza dell’emergenza, vedo una forte riduzione delle presenze in strada. D’altronde, seguire le prescrizioni delle istituzioni e avere fiducia nella sanità è l’unica via per provare a frenare la diffusione del contagio».
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