Dai capolavori di Raffaello alla Galleria Borghese ai 150 anni (per ora) mancati del Met di New York. Chiuse le porte per l’emergenza Coronavirus, i grandi musei continuano ad aprire sale e depositi al grande pubblico in versione digital, tra anteprime e dietro le quinte. Ecco alcune mostre e rassegne, da scoprire rigorosamente da casa.
ROMA – Tra i musei più belli della capitale e celebrazione “vivente” dell’amore per l’Arte, la Galleria Borghese partecipa ai festeggiamenti per i 400 anni dalla scomparsa di Raffaello con un video esclusivo su Youtube dedicato al restauro della sua “Deposizione di Cristo”. Tra gli ultimi viaggi nella Bellezza pubblicati, anche un lungo omaggio a Gian Lorenzo Bernini, tra estratti di documentari realizzati nelle sale della Galleria (quello prodotto da Magnitudo Film in occasione della grande mostra nel 2017 e quello di Sky Arte) e un esclusivo viaggio nella storia di Enea, Anchise e Ascanio, a partire dalla scultura che il Maestro realizzò per Scipione Borghese, accompagnati dalla direttrice del Museo, Anna Coliva.
ROMA – E’ l’artista, architetto e regista Alfredo Jaar il protagonista del nuovo appuntamento del Museo Maxxi con il ciclo “Azioni d’artista”, a cura di Bartolomeo Pietromarchi. Per lui, la video perfomance “Merci Manu”, on line oggi alle 16, che sul ritmo di Soul Makossa ricorda il sassofonista camerunense Manu Dibango, considerato uno dei primi padri disco music, scomparso pochi giorni fa a Parigi a causa del Covid-19. Tra gli altri eventi, il ricco catalogo della mostra “Bellissima. L’Italia dell’alta moda 1945-1968”, al MAXXI tra il 2014 e il 2015, nel nuovo appuntamento dedicato all’editoria e alla scoperta del processo di creazione di un libro d’arte; mentre è del duo di artisti inglesi Gilbert & George la terza serie di opere raccontate attraverso le videoguide in lingua dei segni italiana (LIS), realizzate in collaborazione con l’Ente Nazionale Sordi Onlus, Consiglio Regionale del Lazio.
RIMINI – Nel centenario della nascita di Federico Fellini, Castel Sismondo apre virtualmente le porte al pubblico per una passeggiata tra le sale della mostra “Fellini 100. Genio immortale” ideata da Studio Azzurro e aperta a dicembre scorso nell’ambito del progetto del Museo Internazionale Federico Fellini del Comune di Rimini. Accolti dalla cascata di Fontana di Trevi, come nella mitica scena della “Dolce vita”, si passa alla sala dedicata al Cinema Fulgor, con protagonista la storia d’Italia, e la Fortezza delle emozioni con i volti e i primi piani di attori come Claudia Cardinale, Paolo Villaggio, Leopoldo Trieste, Roberto Benigni fino agli occhi di Giulietta Masina nelle “Notti di Cabiria”. E poi disegni, costumi, documenti, manoscritti, il quaderno di appunti di Nino Rota, gli abiti della sfilata della moda ecclesiastica del film Roma e i costumi di Casanova, che portarono l’Oscar a Danilo Donati. Per finire tra le pagine del Libro dei Sogni.
NAPOLI – Tra archeologia e fotografia, il MANN porta su Youtube un’anticipazione della mostra “Sing Sing. Il corpo di Pompei di Luigi Spina”, con scatti di alcuni preziosi reperti conservati nei depositi del Museo, le famose celle dei sottotetti definite negli anni Settanta “Sing Sing”, proprio come il carcere di massima sicurezza di New York. Uno sguardo, in bianco e nero, tra lucerne, candelabri, vasellame, bronzi, che ancora oggi raccontano la vita quotidiana nelle città vesuviane. Ma anche un modo per anticipare al pubblico i depositi “Sing Sing”, che, non appena possibile, saranno visitabili in gruppi guidati. (https://youtu.be/EfvbVM7hiBc)
TORINO – I bozzetti preparati minuziosamente da William Kentridge prendendo spunto dalle vecchie fotografie degli operai dei treni nelle Officine Grandi Riparazioni e nelle fabbriche del Nord Italia. E poi il viaggio via mare dal Sudafrica all’Italia delle quindici grandi statue di acciaio, issate da una gru a tempo di record nella Corte Est. Fino all’inaugurazione del 30 settembre 2017. Il museo torinese delle OGR svela i retroscena della realizzazione di “Procession of reparationists” di Kentridge e i complessi lavori preparatori del dipinto murale “Track” di Arturo Herrera, entrambi opere permanenti, con la nuova rubrica Come nasce una mostra, nell’ambito del suo progetto OGR is digital (www.ogrtorino.it).
NEW YORK – Il Metropolitan Museum di New York compie 150 anni, a porte chiuse. Già avviati i preparativi, per ora si punta al web. Sul sito ufficiale, già ricco di informazioni e contenuti, ora si può gustare anche un assaggio di “Making the Met”, la mostra, quasi completamente montata, che avrebbe dovuto raccontare la storia del museo attraverso i suoi oggetti più celebri, come la statua della sovrana egiziana Hatshepsut, il ritratto di “Madame X” di John Singer Sargent e la Santa Rosalia che protegge Palermo dalla peste di Antoon Van Dyck.