Orari scaglionati di ingresso e di uscita, misurazione della temperatura corporea tramite termoscanner, favorire i piccoli gruppi per gli asili nido e le materne, mascherina opportuna per i bambini più grandi e per il personale scolastico solo quando non sia possibile rispettare il distanziamento sociale di almeno un metro. Sono questi alcuni dei punti contenuti nel documento presentato oggi dal presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, Paolo Biasci, ai ministri della Salute, Roberto Speranza, e dell’Istruzione, Lucia Azzolina.
Nel documento sono illustrate le ‘regole’ per evitare nuovi lockdown e per tornare in classe in sicurezza. “Abbiamo presentato le nostre proposte di strategie assistenziali e organizzative per l’anno scolastico 2020-2021 ai ministri. Cruciale – afferma Biasci – è favorire i piccoli gruppi per gli asili nido e le materne. Raccomandiamo inoltre la vaccinazione anti-influenzale”. La Fimp indica dunque 8 ‘buone pratiche’, tra le quali anche l’attenzione all’igiene delle mani, no a giochi da casa o scambio di materiali tra alunni, garanzia di una buona aerazione degli ambienti, più attività all’aperto e in piccoli gruppi.
L’obiettivo, spiga Boaci, è “evitare nuovi lockdown o comunque svuotamenti delle classi per contagi incontrollati”. Un ruolo centrale nell’interruzione di una potenziale catena di contagio lo ha, in età pediatrica, sottoliena, “l’approccio dei piccoli gruppi. Se infatti i bambini sono assortiti sempre nella stessa composizione e con gli stessi operatori, la sorveglianza diventa uno strumento immediato per bloccare i contagi all’interno dello stesso istituto. Crediamo pertanto che applicare questo modello ai bambini dell’asilo e della materna ci permetta di isolare tempestivamente il caso Covid-19 positivo, allertando le famiglie e gli operatori che con quella persona sono entrati in contatto ed evitando il coinvolgimento di altri bambini o personale scolastico”. Nel documento sono inoltre indicati dei prerequisiti perché le lezioni riprendano in sicurezza: “tutti gli alunni devono essere in regola con il calendario vaccinale ed è raccomandato che, a partire dai 6 mesi di vita – afferma Biasci – siano sottoposti a vaccinazione contro l’influenza stagionale”. Sarebbero poi opportuni alcuni requisiti strutturali: ampiezza dei locali rispetto al numero di bambini e adeguata aerazione, arredi e giochi idonei dal punto di vista igienico, adeguata sanificazione con procedure codificate e verificate con regolarità.
È necessario che, prima dell’inizio dell’anno scolastico e con cadenza periodica, “ogni struttura scolastica predisponga momenti formativi per il personale che includano le procedure nazionali e regionali e quelle organizzative interne ad ogni istituto, per la gestione dei casi sospetti di Covid-19, ma anche il corretto uso di guanti e mascherine”. In caso di positività “si deve procedere all’immediato allontanamento del bambino o dell’operatore scolastico e alla messa in quarantena di tutti contatti avvenuti a scuola, in attesa dell’esito del tampone”. Come pediatri di famiglia, conclude Biasci, “sottolineiamo che è fondamentale che il risultato pervenga al curante entro 24/48 dalla richiesta”.