NAPOLI. Si ripresenterà compatta la pattuglia dei consiglieri regionali uscenti del Pd di Napoli alle prossime elezioni regionali. Il gruppo è pronto a ricandidarsi, con la sola eccezione di Giovanni Chianese,giovane consigliere regionale che subentrò nel 2018 a RaffaeleTopo, eletto deputato. Chianese potrebbe infatti essere deviatodal Pd nazionale verso altri incarichi. Il Pd di Napolilavora intanto anche ai nuovi ingressi in lista a partire dallacapolista che sarà una donna e che dovrebbe venire dal mondo universitario.
Lo scouting sta proseguendo in questi giorni da parte del segretario dem di Napoli Marco Sarracino insieme ai sindaci di Pozzuoli Enzo Figliolia e di Portici Enzo Cuomo. Masono già pronte alcune new entry a cominciare da Massimiliano Manfredi, ex parlamentare e fratello del ministro Gaetano, eDomenico Tuccillo, anch’egli ex parlamentare ed ex sindaco di Afragola. Guardando al civismo, in Campania il Pd è pronto a candidare anche Giuseppe Tranchini, preside del liceo Vittorini a Napoli con esperienza anche nella Cgil.
I dem lavorano però anche sui Comuni che andranno al voto a settembre. La situazione più difficile sembra quella di Pompei dove il Pd diNapoli ha deciso che il candidato scelto dal territorio percorrere alla poltrona dem di Pietro Amitrano, sfiduciato dalla sua maggioranza a inizio febbraio, non potrà avere il simbolo del partito. I dem non sono d’accordo infatti nel candidare Carmine Lo Sapio, segretario del circolo cittadino e in questi giorni stanno valutando se presentare un altro candidato con il simbolo del Pd, coinvolgendo nella scelta anche il livello nazionale dem.
Resta ancora in dubbio anche l’appoggio a Ciro Buonajuto, sindaco uscente di Ercolano, passato dal Pd a ItaliaViva: i dem di Napoli aspettano un tavolo in cui si trovi l’accordo per l’alleanza con Iv su tutti i Comuni al voto prima di appoggiare Buonajuto. Quadra trovata invece su Giugliano, con la candidatura di Nicola Pirozzi, mentre a Mugnano e San Giorgio a Cremano saranno ricandidati gli uscenti Luigi Sarnataro eGiorgio Zinno. (ANSA).