Torre del Greco. Lo stato di abbandono e degrado del molo di ponente di porto rischia di scatenare un «incidente diplomatico» tra l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba, i vertici della locale capitaneria di porto – ospite dei locali comunali situati all’interno degli ex Molini Meridionali Marzoli – e l’ufficio al demanio marittimo della Regione Campania. Perché davanti all’ennesima raffica di proteste per l’abbandono indiscriminato di rifiuti e la mancata pulizia dell’area diventata – grazie al coraggio di diversi imprenditori pronti a investire sul territorio e a realizzare bar e pizzerie con vista mozzafiato sul golfo di Napoli – il primo cittadino non ha esitato a sottolineare come le responsabilità per lo scempio al molo non siano dell’ente di palazzo Baronale: «La pulizia delle aree portuali è una competenza esclusiva della Regione Campania – la difesa di Giovanni Palomba alle accuse avanzate da decine di cittadini indignati dalla costante presenza di rifiuti abbandonati al molo – In particolare, toccherebbe all’ufficio al demanio marittimo». Toccherebbe, appunto. Perché, in realtà, chi cerca ristoro e una boccata d’aria fresca sulla banchina di ponente deve fare i conti con il nauseabondo olezzo proveniente dai cumuli di sacchetti e dagli scarti di prodotti ittici lasciati dagli incivili. Con inevitabili conseguenze sotto il profilo igienico-sanitario già segnalate al dirigente all’ambiente Claudia Sacco dai titolari dei locali della zona. Inutilmente. «Sino a fine giugno – chiarisce ulteriormente il sindaco Giovanni Palomba – era attivo il servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dell’immondizia, al momento interrotto per mancanza di fondi. Pertanto, benché la Regione Campania stia lavorando per risolvere velocemente il problema e, pure non essendo la pulizia dell’area portuale una competenza diretta del Comune, tuttavia, la squadra di governo cittadino interverrà per scongiurare problemi di natura igienico-sanitari». Stesso discorso per i controlli lungo l’area demaniale. Su cui la polizia municipale non avrebbe particolari «poteri». Delegati, invece, agli uomini in divisa della locale capitaneria di porto.
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