Torre del Greco. Il provvedimento è stato firmato a inizio settimana, ma – in meno di 72 ore – già è stato capace di scatenare polemiche e proteste. Perché la decisione del sindaco Giovanni Palomba di vietare l’introduzione di fiori freschi al cimitero durante i mesi estivi – scelta motivata dalla necessità di limitare i pericoli igienico-sanitari – non è piaciuta né a chi si è sentito privato della possibilità di lasciare un segno sulla tomba dei propri cari né ai rappresentanti del consorzio di produttori florovivaistici della Campania, già alle prese con i disastrosi effetti economici dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19. Così il cimitero di Torre del Greco – diventato in varie occasioni oggetto di feroci discussioni sullo stato di abbandono – finisce sotto i riflettori di Vincenzo Malafronte, presidente del Cpfc: «Trovo pretestuosa e fuori luogo la decisione del sindaco di Torre del Greco di vietare l’introduzione di fiori freschi nel cimitero comunale nei mesi di luglio e agosto – l’affondo del capo del consorzio di florovivaisti -. L’ordinanza è in controtendenza rispetto alle decisioni di diversi primi cittadini della Campania, basti pensare alla città di Salerno oppure a tutta la provincia di Avellino e Benevento». Dove l’introduzione di fiori freschi nei cimiteri è consentita regolarmente, verosimilmente perché le strutture comunali sono adeguatamente curate e pulite. «Sia chiaro – prosegue Vincenzo Malafronte – non stiamo chiedendo ai sindaci di incentivare l’acquisto dei fiori freschi, ma solo di non ostacolare ulteriormente la commercializzazione. Dispiace che proprio nella città di Torre del Greco, dove una percentuale importante dell’economia locale viene generata da produttori e commercianti di fiori, si decida di chiudere un importante canale di commercializzazione e di sostentamento per il comparto, già fortemente segnato dall’emergenza Covid-19». Parole pesanti come macigni davanti a cui, tuttavia, Giovanni Palomba sembra intenzionato a fare orecchie da mercante. D’altronde, il primo cittadino ha già disposto la parziale chiusura del camposanto – a luglio e agosto l’accesso sarà consentito solo dalle 7 alle 13.30 – in modo da eliminare alla radice il problema dello stato di degrado dei viali dell’eterno riposo della quarta città della Campania.
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