“La morte di Alessia e Martina Campasso, 13 e 7 anni, uccise ieri a Cisterna di Latina dal loro padre, carabiniere, e il ferimento di Antonietta Gargiulo, la loro madre, che aveva chiesto la separazione per maltrattamenti, potevano e dovevano essere evitate”. Lo dichiara in una nota Maria Cecilia Guerra, capogruppo al Senato di Articolo 1 Mdp – Liberi e Uguali. “Antonietta Gargiulo aveva presentato un esposto, aveva messo a verbale al commissariato di Cisterna di temere per se’ e per le figlie e aveva parlato piu’ volte con i superiori del marito – aggiunge Guerra – Le bambine erano terrorizzate dal padre e non volevano piu’ incontrarlo, al punto che la maggiore era finita al Pronto Soccorso con una crisi di panico dopo esserselo ritrovato davanti a scuola”. “Secondo i dati Istat su dieci donne uccise otto avevano presentato denunce e esposti, avevano cercato di salvarsi in ogni modo, ma non hanno ottenuto l’aiuto necessario. Perche’ Antonietta Gargiulo non e’ stata ascoltata? Perche’ il comando dei carabinieri non ha levato l’arma di ordinanza all’appuntato Capasso quando la moglie ne ha segnalato pericolosita’ e violenza? Chiediamo con forza una inchiesta per omissione di atti d’ufficio per accertare le responsabilita’ di chi avrebbe dovuto evitare l’accaduto, prevenirlo, mettere in salvo la madre e le bambine”, conclude Guerra.
CRONACA
1 marzo 2018
Strage di Cisterna di Latina. La moglie del carabiniere aveva presentato un esposto