L’orologio segna le 14 e 35, quando la voce del giudice si solleva sulle preghiere di chi affolla la piccola aula del tribunale di Torre Annunziata. «Colpevole», ripete il gup Antonio Fiorentino, leggendo una sentenza già diventata storica. La sentenza che condanna – a 4 anni e 6 mesi – Leonardo Orsino, 24enne di Torre del Greco finito in cima alle pagine di cronaca come “il piromane del Vesuvio”. Ieri pomeriggio – a 7 mesi dall’arresto del macellaio di via Sopra ai Camaldoli – si è chiuso il processo di primo grado con rito abbreviato a carico dell’uomo accusato di aver distrutto – con accendino e fiammiferi – un pezzo del Parco Nazionale del Vesuvio. Orsino, secondo le accuse, avrebbe dato alle fiamme un’area verde piazzata a pochi passi dalla sua abitazione, mettendo a repentaglio anche la sicurezza della sua famiglia. Il 24enne venne arrestato dai carabinieri di Torre del Greco proprio nei giorni in cui il Vesuvio veniva distrutto da un’incredibile serie di incendi. Roghi appiccati da Ercolano a Ottaviano, passando per Torre del Greco, che hanno spazzato via per sempre ettari di vegetazione vulcanica. Ferendo a morte l’immagine di una regione intera.
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