Sono ormai numerosi gli Osservatori Immobiliari che mettono in luce la ripresa del mercato delle compravendite, che, dopo 10 anni di crisi profonda, si trova ancora in una condizione di stallo, per non dire critica. Eppure il clima di fiducia è migliorato, complice soprattutto un mercato finanziario favorevole, che offre prodotti interessanti e tassi d’interesse ai minimi storici, tanto che accendere un mutuo a tasso fisso( su http://www.calcoloratamutuo.org/guida/mutui-tasso-fisso alcuni consigli utili) oggi rappresenta uno dei migliori investimenti degli ultimi anni.
Tuttavia emerge un segnale che sottolinea quanto ancora non siamo usciti dalla crisi, ossia l’aumentata offerta di immobili in nuda proprietà, cresciuto del 3,2% negli ultimi cinque anni; sono sempre più numerosi i proprietari di case, solitamente nonni con più di 64 anni, che rinunciano alla proprietà della loro casa per entrare in possesso di una certa liquidità utile per aiutare i figli e nipoti.
Napoli risulta essere la città del Meridione in cui la vendita di nuda proprietà e più diffusa; l’offerta è aumentata, infatti, del 2,4% rispetto ai dati del 2013. In questo modo il capoluogo campano si pone come città traino di tutto il Sud, con numeri di tutto rispetto: con un valore medio di 131.800 Euro per un immobile di poco meno di 90 mq, per un risparmio di circa il 39% rispetto al prezzo di mercato, si piazza meglio di Milano, il cui incremento è di 1,1%, anche se nella capitale meneghina ci vogliono 185.700 € per comprare una casa di 75 mq, con uno sconto del 23% rispetto al mercato di riferimento.
Sono, però, Firenze, Torino, e Genova le città che hanno visto una più sostanziosa impennata dell’offerta di immobili in nuda proprietà, con, rispettivamente il +5%, +5,6% e +6,7%; nel capoluogo toscano la svalutazione dell’immobile è pari al 34%, in quello piemontese solo dell’11%, mentre in quello ligure si perde solo l’8% del valore totale.
Usciamo dall’analisi territoriale e dedichiamoci a osservare i dati relativi alla tipologia di alloggio oggetto della compravendita.
Nel 72,7% dei casi l’acquisto di nuda proprietà è stato portato a termine come investimento, mentre per il restante 27,3% si è trattato dell’acquisto dell’abitazione principale. Per quanto riguarda la metratura dell’immobile acquistato, i compratori preferiscono il trilocale per il 37,7% dei contratti firmati, mentre sono solo 34,4% del totale quelli relativi all’acquisto di un bilocale.
Ovviamente la compravendita della nuda proprietà è un affare principalmente per chi acquista, poiché, come abbiamo visto, può arrivare a risparmiare fino al 40%, ma può rappresentare un buon investimento anche per chi vende, in quanto permette al usufruttuario di restare nell’immobile fino a che è in vita, avendo, però, a disposizione quella liquidità necessaria per passare una vecchiaia più serena.