Quattro auto incendiate nella notte tra sabato e domenica in via Sant’Alfonso, nei pressi della piazza ex seminario. Tutto riconduce a una delle piste più attendibili: la vendetta. Un cognome in particolare è balzato agli occhi degli investigatori: Di Maio. Nel rogo doloso, infatti, è stata coinvolta anche la vettura del padre di Luigi Di Maio, il muratore arrestato perché in possesso di un ingente quantitativo di marijuana. L’indagine condotta dai carabinieri di Lettere, coordinati dal maggiore Donato Pontassuglia e dal neo-comandante, il maresciallo capo Vincenzo Pipitone, sono concentrate sugli avvertimenti di fuoco per il controllo delle piazze di spaccio. Abbandonato quasi subito il possibile movente passionale, prende forma invece una lotta tra narcos che non promette nulla di buono.
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