Finisce in rissa la protesta di un gruppo di manifestanti che ha fatto irruzione nella sede di Sma Campania, la societa’ regionale per le bonifiche, a Napoli. Gli antagonisti, aderenti alla sigla Stop Biocidio e Insurgencia, sono entrati nella sede della societa’ lanciando sacchi dell’immondizia sui quali erano attaccate le foto del governatore Vincenzo De Luca e di Biagio Iacolare e Luciano Passariello, gli ultimi due coinvolti nell’inchiesta nata dalla videoinchiesta di Fanpage. I manifestanti hanno fatto irruzione nella sede e, dopo aver attaccato volantini e deposto i sacchetti su un mobile all’ingresso, e’ nato un parapiglia con i dipendenti. Negli spintoni che ne sono seguiti sono rimasti coinvolti anche i cronisti che erano sul posto per seguire la manifestazione.
“Un macello mediatico”. Cosi’ Luciano Passariello, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, indagato nell’inchiesta sui rifiuti della Procura di Napoli, commenta la videoinchiesta realizzata da Fanpage. “Un macello che si e’ riversato sulla mia persona, sulla mia famiglia, sui miei figli. Sono stato distrutto. La gente ha pensato che io ero quello che nascondeva i rifiuti”. Passariello elogia l’inchiesta della testata web, ma auspica che “il lavoro giornalistico non arrechi problemi all’inchiesta della magistratura”. Anche stavolta, si dice “sicuro” che la magistratura fara’ il suo lavoro” e ricorda di esser gia’ finito al centro di altre inchieste, “ma di essere sempre stato assolto, su richiesta del pm, perché il fatto non sussiste”. “Su quello che mi ha contestato la Procura – ha aggiunto – sono state fatte perquisizioni e sono stati acquisiti atti ufficiali. Per quello che ho subito qualcuno paghera’”. Passariello ricorda di non avere “alcun incarico nella Sma Campania”, la societa’ in house per le bonifiche della Regione Campania, al centro delle indagini della magistratura. “Conosco Lorenzo Di Domenico (consigliere delegato di Sma che si e’ dimesso a seguito delle indagini, ndr) dal 2003, perche’ e’ il mio commercialista di famiglia”.
“Non sono stato eletto parlamentare per questa inchiesta”. Luciano Passariello, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, e’ stato candidato per il partito di Giorgia Meloni nell’uninominale di NAPOLI-Ponticelli e nel plurinominale di Napoli citta’, ma non e’ risultato eletto. Indagato nell’inchiesta sui rifiuti della Procura di Napoli, parallela a quella giornalistica di Fanpage, Passariello ammette che il suo coinvolgimento nelle indagini ha avuto ricadute sull’esito elettorale. “Non faccio il parlamentare per questo – ha sottolineato – e’ chiaro che l’inchiesta ha creato difficolta’”.