C’è un’inchiesta che i poliziotti del commissariato di San Giuseppe Vesuviano hanno avviato da qualche settimana. Parte da una serie di segnalazioni di alcuni commercianti di Ottaviano e conduce dritto ad uno scenario inquietante sul fenomeno delle estorsioni. Nessuna denuncia ufficiale per ora, ma solo una serie di testimonianze e racconti finiti nero su bianco insieme all’identikit di alcuni ragazzini, inesperti ma con la smania di potere e controllo, che sono ora al vaglio degli investigatori. Tutto parte da un racconto diventato il punto di partenza dell’inchiesta. Tre ragazzini, due di questi con precedenti per spaccio e detenzione di armi, fanno ingresso in un negozio della città di pace. Prima consumano e poi si avvicinano al titolare invitandolo a ricordarsi di fare «un regalo per gli amici». Il titolare li guarda e non batte ciglio. I tre insistono rinnovando l’invito e con voce più dura pretendono «almeno mille 500 euro». L’uomo decide così di affrontarli, prima li minaccia invitandoli a non presentarsi più nel suo negozio, poi li scaraventa fuori dall’attività commerciale. Passano alcuni giorni e i tre non demordono: ma ricevono lo stesso trattamento, quello che porta poi all’esasperazione del negoziante. L’episodio finisce all’interno di una informativa ma è solo il primo di una lunga serie: quei tre ragazzini in pieno stile Gomorra hanno fatto visita ad altre cinque attività commerciali di Ottaviano e in tutte hanno richiesto sempre lo stesso “regalo”.
CRONACA
10 marzo 2018
Ottaviano. Racket, le mani sul commercio: così agiscono le nuove leve