L’ennesima storia di amore malato, sfociato in violenza e in una scia di sangue lasciata sull’asfalto. Ancora una volta. Ancora a Terzigno, la città dei femminicidi. Un’altra donna è stata pestata dall’uomo che fino a quel momento diceva di amarla. Lei, 39 anni, fragile e indifesa, colpita violentemente con calci e pugni, è attualmente ricoverata in una stanza dell’ospedale Sant’Anna Madonna della Neve di Boscotrecase, dove è stata portata in seguito alle ferite riportate. Ha il naso rotto, oltre alle numerose lesioni sul volto e sugli arti. Lui, operaio e convivente della donna, è rinchiuso in una cella del carcere di Poggioreale. Bloccato a fatica da alcuni residenti della zona che hanno provato a frenare la sua furia. Ma non è la prima volta che accade, lei non ha mai denunciato. Forse per paura, forse per amore. Schiaffi, pugni e calci fino a domenica pomeriggio erano freme di una triste quotidianità che si tenevano nel piccolo appartamento della coppia alla periferia di Poggiomarino.
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