Ricorre alla richiesta di prestiti per far fronte alla crisi economica durante il periodo pandemico. Il protagonista della vicenda è un noto imprenditore di Soccavo il quale, proprietario di un’azienda di assistenza su prodotti informatici, ha fatto ricorso all’usura ma è rimasto vittima degli aguzzini.
L’imprenditore ha accumulato debiti per una somma pari a 100.000 euro.
L’uomo però ha deciso di denunciare ed, attraverso le dichiarazioni di quest’ultimo e le analisi presenti sullo smartphone, i militari dell’Arma e la Procura di Napoli, hanno acquisito grani indizi di colpevolezza in ordine alla riferibili agli indagai di condotte consistite in autonome attività di prestazione di denaro elargite approfittando dello stato di bisogno della vittima con riscossione di interessi usurari.
Durante le operazioni, i Carabinieri di Bagnoli, delegati dall’Autorità giudiziaria, saranno inoltre impegnati in un sequestro preventivo dei conti correnti degli indagati. Inoltre, questa mattina, i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di misure cautelari personali e reali nei confronti di sei persone, emesse dal Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura. Sono gravemente indiziati, a vario titolo, di reati di usura, estorsione e tentata estorsione.