Alta tensione in Europa in vista dell’avvio degli scambi Usa, con i futures in rosso e nuovi dati in arrivo, dopo il calo della fiducia delle piccole imprese americane. Frenano Atene (-4,76%) e Milano (-2,9%), in compagnia di Madrid (-2,82%) e Parigi (-2,63%), mentre Francoforte (-1,84%) e Londra (-1,31%) cedono meno del 2%. Sotto pressione le materie prime con ArcelorMittal (-12,77%), Antofagasta (-9,26%) e Anglo American (-9,11%). Giù i bancari ellenici Eurobank (-16,75%) ed Alpha (-10,71%), con le italiane Banco Popolare (-6,9%), Bpm (-6,52%) e Ubi (-6,38%) poco distanti. Frenano Poste (-5,97%), Intesa (-4,81%) e Unicredit (-4,52%), che ha diffuso i conti. In calo gli automobilistici Ferrari (-5,94%), Fca (-4,95%), Porsche -5,18%) e Volkswagen (-3,86%). Lo spread tra Btp e Bund apre ancora in rialzo superando i 150 punti (154,2) portandosi sui livelli dell’estate 2015 con un rendimento all’1,74%. Il differenziale tra i Bonos spagnoli e il decennale tedesco si porta oltre 160 punti (161) con un tasso all’1,8%. Ieri lo spread aveva chiuso a 146 punti dopo un’apertura a 123.
CRONACA
9 febbraio 2016
Borsa: alta tensione in Europa. Spread sopra i 150 punti.