Sei tartarughe salvate in sei giorni, otto nei primi 45 giorni del 2016. Prosegue con numeri sempre più importanti il lavoro del Centro Tartanet dell’Area Marina Protetta di Punta Campanella nella salvaguardia delle Caretta caretta: le ultime sei tartarughe sono state recuperate tra giovedì e ieri. Erano rimaste intrappolate nelle reti da pesca; ora stanno bene e sono al sicuro nella Stazione zoologica
Anton Dhorn di Napoli. Tre sono di grosse dimensioni, mentre le altre hanno un carapace più ridotto. Tutte e sei non hanno nessuna targhetta di riconoscimento; sono quindi esemplari mai registrati da alcun centro di recupero. “Questo dimostra – spiega il direttore del Parco Marino di Punta Campanella, Antonino Miccio – come il numero di tartarughe presente nelle nostre acque sia sempre più
in crescita. Continueremo quindi a lavorare per salvaguardare questo meraviglioso abitante dei mari”. I sei esemplari resteranno per alcuni mesi mesi nella Stazione zoologica di Napoli dove riceveranno tutte le cure del caso e saranno liberati in primavera quando le condizioni climatiche saranno più miti e meno pericolose per la loro sopravvivenza. “Stiamo lavorando per aprire una nuova struttura in grado di garantire accoglienza e cure alle tartarughe marine – rende noto il residente dell’AMP Punta Campanella, Michele Giustiniani – Sarà realizzata a Marina del Cantone o a Puolo. Diventerà anche un luogo di informazione ed educazione ambientale ma soprattutto di attrazione turistica in sinergia con il nuovo Centro Visite, il Campo Ormeggio e Marina della Lobra. L’obiettivo è quello di creare un circuito virtuoso per uno sviluppo di un turismo sostenibile e di qualità per Massa Lubrense e l’intera costiera.
Il Parco deve tutelare ma anche essere fruibile. Intanto, nell’immediato, provvederemo a riaprire temporaneamente un
centro di primo soccorso a Nerano. In quell’occasione saranno liberate le tartarughe recuperate in questi giorni”.
CRONACA
17 febbraio 2016
Punta Campanella, salvate sei tartarughe in sei giorni