IL CAIRO – Prima di essere ucciso, Giulio Regeni è stato sotto interrogatorio per circa sette giorni e torturato più volte ad intervalli di 10-14 ore. Questo emerge dalla rivelazione del direttore del dipartimento di medicina forense del Cairo, Hisham Abdel Hamid, al procuratore Ahmad Naji sulla base dell’autopsia condotta in Egitto. I dettagli sono emersi durante una convocazione di Abdel Hamid la scorsa settimana da parte del procuratore Naji, lo stesso funzionario che quando il corpo di Giulio fu ritrovato affermò immediatamente che mostrava segni di torture, versione contraria a quella data inizialmente dalla polizia, che parlava di un decesso provocato da un incidente stradale. «Questo significa che chiunque sia accusato di averlo ucciso, lo stava interrogando per ottenere informazioni». «Una fonte della sicurezza di alto rango» ha «evocato la possibilità» che Giulio Regeni «sia stato tradito da uno dei responsabili delle sue attività» presso il think tank anglo-americano Oxford Analytica. Qualcuno «che avrebbe deciso di sbarazzarsi di lui dopo aver profittato delle informazioni» fornite dal giovane ricercatore: lo sostiene il quotidiano filogovernativo egiziano Al Akhbar.
CRONACA
1 marzo 2016
Giallo Regeni, il medico: “Torturato e interrogato per sette giorni”