Il pedofilo belga Marc Dutroux coltivava l’idea folle e agghiacciante di creare una città sotterranea di bambini. Lo ha raccontato al quotidiano belga Le Soir il suo avvocato, Julien Pierre. A quanto ha riferito il legale, il pedofilo si era confidato con lui raccontando di aver scelto di avere una casa vicino Marcinelle, perché “in quella regione vi sono molte miniere e gallerie”. La sua idea era “di commettere numerosi rapimenti di minori e creare nel sottosuolo, in queste gallerie delle miniere, una sorta di città sotterranea dove avrebbero regnato il bene, l’armonia e la sicurezza”. “Era impressionante sentire Dutroux che raccontava queste cose – ha detto l’avvocato – credetemi è veramente uno psicopatico”. Oggi 59enne, condannato all’ergastolo, Dutroux è noto come il “mostro di Marcinelle” per una serie di rapimenti e omicidi che sconvolsero il Belgio. Fra il 1985 e il 1986, rapì sei giovani ragazze che furono tenute a lungo prigionierie e sottoposte a violenze sessuali. Due soltanto sopravvissero: Laetitia Delhez e Sabine Dardenne, di 12 e 14 anni. An Marchal e Eefje Lambrecks, di 17 e 19 anni, vennero uccise, mentre Julie Lejeune e Melissa Russo, di 8 anni, morirono di stenti.
CRONACA
9 marzo 2016
Scoperta shock: pedofilo voleva costruire una città sotterranea di bambini