Durante la sua detenzione a Poggioreale prima, ed a Viterbo poi, Carmine Caiazzo quando ne ha avuto la possibilità, ha sempre cercato di impegnare il proprio tempo, con il lavoro e con le varie attività rieducative. Sempre durante la detenzione nell’istituto penitenziario napoletano, oltre a svolgere attività lavorativa, ha seguito numerosi corsi di vario genere (computer, arte presepiale, musica e teatro. È stato uno dei pochi detenuti (solo 10) a chiedere di partecipare al corso di musica e teatro organizzato dagli educatori di Poggioreale e conclusosi con gli spettacoli musicali. Sempre all’interno dell’istituto penitenziario di Poggioreale, nel 2006, con solo altri due detenuti, Caiazzo prese parte alla funzione religiosa tenutasi in occasione della visita del cardinale di Napoli Crescenzio Sepe, alla presenza anche del Ministro della Giustizia. Tra i quasi duemila detenuti a Poggioreale, fu scelto, in rappresentanza di tutti i detenuti, al fine di tenere un colloquio con il deputato Tommaso Pellegrino, recatosi nel carcere napoletano per toccare con mano gli effetti dell’indulto.
CRONACA
19 marzo 2016
Castellammare. Il macellaio Caiazzo si è anche diplomato in carcere