Sono stati traditi da un banale errore, la classica “leggerezza” figlia dell’inesperienza. Puntualmente pagata con un paio di braccialetti d’acciaio ai polsi. Il primo capolinea dei nuovi baby boss è arrivato al casello di Caianiello, dove i capi della paranza dei bambini capaci di seminare – a colpi di pistole e bombe – il terrore a Torre Annunziata sono stati incastrati al termine di un viaggio di settanta chilometri. Una trasferta in Terra del Lavoro – il regno dei Casalesi – per un “affare” di routine, la consegna di due chili di marijuana nascosti nel bagagliaio: una “missione” portata avanti con la classica tecnica imparata durante le lunghe ore trascorse a guardare le fiction di camorra in televisione. Tre auto, di cui due a fare da “staffetta” alla berlina utilizzata per il trasporto del prezioso carico di sostanze stupefacenti.
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