SALERNO – Djamal Eddine Ouali, il 40enne algerino arrestato ieri pomeriggio a Bellizzi, aveva un chiaro compito: procurare al gruppo che sta seminando il terrore in Europa i documenti utili per eludere i controlli delle forze dell’ordine europee. Un artista del falso, che aveva in Belgio la sua base operativa, entrato nel mirino già da diverso tempo: il nome di Ouali, infatti, era emerso nell’ottobre del 2015 quando, a Saint-Gilles, sobborgo di Bruxelles, dopo una perquisizione nella sua abitazione vennero sequestrate circa mille immagini digitalizzate utilizzate per creare falsi documenti d’identità.

+++TUTTI I DETTAGLI SULL’EDIZIONE ODIERNA DEL QUOTIDIANO METROPOLIS+++