NOCERA INFERIORE – Minacce, intimidazioni, botte alla moglie, ma con l’aiuto imposto al figlio, secondo le accuse contestate dalla procura “usato” come mezzo per portare avanti una strategia di vendetta nei confronti della moglie. Così le denunce della donna, vittima sacrificale della rabbia del marito solo per aver scelto di separarsi al culmine di una crisi matrimoniale, raccontano la rottura senza pace della coppia, attraverso episodi di violenza arrivati al fatto centrale contestato: il capo d’accusa per il 41enne nocerino raggiunto dalla richiesta di rinvio a giudizio gli contesta formalmente l’accusa di maltrattamenti in famiglia, con “reiterati atti di violenza fisica e berbale”, con l’episodio di un forte pugno sferrato al volto, per un periodo protratto fino al 19 gennaio 2011.
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