SCAFATI – «Mi sento più garantito dalle indagini della Dia e dalle verifiche della Commissione d’Accesso che dalla violenza delle falsità o dal ricatto politico di alcuni miei oppositori che in questi anni hanno provato a condizionare l’azione amministrativa». Pasquale Aliberti è quello di sempre. Irriverente, ironico e riflessivo è tornato a parlare. Lo ha fatto a una settimana esatta dall’insediamento della Commissione d’accesso agli atti al Comune di Scafati, per ribadire un concetto che gli sta a cuore: «male non fare paura non avere». Immancabile la stoccata agli esponenti dell’opposizione: «Hanno bisogno di salvare la faccia. Hanno avuto la possibilità di mandarmi a casa e sono ricorsi addirittura alla Procura per fermare prima la mia decadenza e poi la mia sfiducia. Ritiene siano ancora credibili? Io no. Pronto a ricredermi e a firmare le mie dimissioni già domattina (oggi per chi legge, ndr) contemporaneamente alle loro nove firme. Vedremo se sono ignavi come penso o così coraggiosi sul piano politico come provano a far credere. Aspetto fatti non più proclami».
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