L’agnello, ancora vivo, viene issato sul gancio per essere sgozzato. Ma il meccanismo non si ferma e l’animale finisce letteralmente diviso a metà mentre è ancora vivo. E ancora: agnelli picchiati e sbattuti con violenza e poi sgozzati mentre sono ancora coscienti. Animali che cadono dalla «catena di smontaggio» e vengono finiti per terra. Mucche appese ai ganci in una pozza di sangue. Sono solo alcune delle immagini registrate con telecamere nascoste dall’organizzazione animalista francese L214 in un macello dei Pirenei e finite sui maggiori quotidiani francesi. In primis Le Monde che nei mesi scorsi ha pubblicato una serie di video-inchieste in esclusiva. « Scandalo al mattatoio: l’industria della crudeltà agli animali», titola in prima pagina il quotidiano francese secondo cui le carni del mattatoio al centro di quest’ultima video denuncia (quello di Mauléon-Licharre) hanno la certificazione bio. E tra i clienti ci sarebbe anche Alain Ducasse, uno degli chef più popolari di Francia.
CRONACA
31 marzo 2016
Mattatoio degli orrori, scandalo in Francia