SALERNO – Quasi 80mila giorni di «assenze ingiustificate» per 1800 dipendenti dell’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona. Nessuno escluso: dal personale di comparto a quello dirigente per finire al personale direttore di Struttura Complessa. Caposala, infermieri, professori universitari e primari. Praticamente oltre venti anni. E’ quanto emerge da un rapporto della Commissione di Verifica Rilevazione dopo un’inchiesta interna partita a febbraio del 2012 e terminata a dicembre del 2014. Prima ancora che scoppiasse la Just in Time, che ha portato prima alla sospensione dal lavoro di 14 impiegati, su input della Procura, e successivamente al licenziamento senza preavviso per sette tra infermieri e capo sala. La Commissione, composta da Antonietta Niro (la dirigente proveniente dal Santobono che fornì i dati degli assenteisti alla guardia di finanza), Luigi Pappalardo e Mario Cosimato, aveva il compito di analizzare i dati non conformi relativi ai cartellini presenze del periodo «febbraio 2012 dicembre 2014, proponendo l’adozione dei provvedimenti correttivi e avviare un processo di due diligence dell’area del personale».
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