CRONACA
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Salvatore Piro
SALERNO – Soldi per by-passare le liste d’attesa ma anche per prenotare le sale operatorie dell’ospedale Ruggi di Salerno. Il nosocomio di via San Leonardo – secondo la Procura – era diventato una vera e propria clinica privata diretta dal primario di neurochirurgia Luciano Brigante, finito in manette con l’accusa di concussione insieme al collega Gaetano Liberti e alla caposala Annarita Iannicelli. Visitava i pazienti nella casa di famiglia ad Avellino, poi suggeriva l’operazione da effettuare in ospedale a Salerno. Uno dei degenti, affetto da problemi alla colonna vertebrale, si presentò dal primario neurochirurgo esponendo il problema.
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