Madre e quattro figli, tra cui uno di nove mesi, lasciati senz’acqua. La Gori con un blitz mattutino ha staccato l’erogazione idrica. Allaccio abusivo. Niente contatore ma un tubo fuorilegge che consentiva alla famiglia, residente in una palazzina sulla collina di Varano dove ci sono altre tre abitazioni, di poter usufruire dell’acqua corrente. Un sistema che sarebbe andato avanti per diversi anni e che ha portato anche alla denuncia della donna. Fin qui nulla da eccepire, la legge va rispettata. Ma si può percepire il dramma di una famiglia abbandonata al proprio destino: la donna è disoccupata e vive da sola con i suoi quattro figli, due maggiorenni, entrambi senza lavoro, e due minorenni. Nonostante tutto ha chiesto ai tecnici della Gori di poter regolarizzare la posizione: «Posso mettere il contatore?». La risposta l’ha sorpresa: «No signora, non può metterlo. La casa è abusiva e quindi non c’è nessuna possibilità per l’allaccio dell’acqua». In un contesto normale il discorso filerebbe, la legge infatti vieta di effettuare allacci sia per quanto riguarda l’acqua che l’elettricità in presenza di strutture abusive. Ma detto ad una donna che vive con la sua famiglia a Varano, sulla collina di Castellammare, dove anche l’aria che si respira dovrebbe essere etichettata come abusiva, considerato che tutti gli insediamenti urbani sono sorti dove vigevano vincoli archeologici e paesaggistici, effettivamente qualcosa non torna.
CRONACA
21 aprile 2016
Castellammare. Paradosso a Varano, sulla collina abusiva c’è un bimbo senz’acqua