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SCAFATI – Gli spazi di “Scafati Solidale” costano troppo, l’amministrazione comunale finisce nel mirino delle associazioni scafatesi e delle forze di opposizione.
Prezzi troppo alti e zero agevolazioni sembrano essere i motivi principali dello strappo tra la giunta Aliberti e gli esponenti del terzo settore. Due giorni fa, intanto, è stato approvato nuovamente il listino prezzi senza alcun tipo di aumento rispetto al 2015.
Ma nel frattempo la polemica resta, con le accuse che arrivano direttamente da “Ferro 3.0”. «Io avevo capito che una cosa che si chiama “Scafati Solidale”, istituzione a favore delle politiche sociali, fosse un luogo dove attuare un po’ queste politiche», ha dichiarato Donatella Savino, figlia dell’ex assessore Dc, Giuseppe Savino, e presidente del circolo di via Nazionale. «Per la sala auditorium ci vogliono più di 100 euro, per la sala prove 50 euro, per entrare a una serata 15 euro. Dunque volevo capire: solidale con chi? Sempre con i compagni del nostro caro sindaco?».
Parole forti, dunque, che farebbero evincere anche azioni poco chiare e trasparenti per gli affitti delle sale e per l’ingresso ad alcune serate.
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