Sono cinque le persone indagate per la morte di Luigi Gaeta, l’imbianchino 69enne che mercoledì pomeriggio lavorava in un locale in via Renato De Martino, quartiere Carmine a Salerno, quando è caduto da una scala. L’indagine riguarda due medici, l’amministratore delegato e un impiegato della casa di cura “Tortorella” , committente dei lavori, e il titolare dell’impresa edile. Al centro delle indagini c’è la ricostruzione dei lavori di tinteggiatura, a partire dall’incarico di svolgimento, la posizione lavorativa dell’uomo, la situazione del cantiere: il fascicolo è seguito dal sostituto procuratore Vittorio Santoro. Il malcapitato operaio era già senza vita quando sono arrivati i primi soccorsi, con le posizioni dei medici vicine all’esclusione di responsabilità. Il lavoro investigativo è svolto dai poliziotti della squadra volante della questura, coordinati dal vice questore Rossana Trimarco, alle prese con le documentazioni. L’uomo era stato visto a terra ai piedi della scala: la telefonata al centodiciotto aveva avviato la macchina dei soccorsi, che inutilmente si era adoperata per rianimarlo. Gaeta sarebbe morto sul colpo, nell’impatto al suolo dopo aver perso l’equilibrio.