La paura a Napoli ha il colore bianco pallido di un neon acceso nel cuore della notte. Il bianco che illumina due finestre, una nel cuore della Sanità, l’altra nel Rione Don Guanella. Tra i due appartamenti 6mila passi. È questa la distanza tra quello che gli inquirenti individuano come il bunker in cui è stata decisa la strage di via Fontanelle e il luogo della mattanza. Ore 2 della notte. Non si dorme nell’abitazione della famiglia Vastarella. Nel «basso» fortificato a poche decine di metri dal Circolo privato “Maria Santissima dell’Arco” le luci sono accese. All’esterno decine di ragazzi sostano accanto a piccole autovetture. Altri siedono su poltrone di fortuna. Sembrano sentinelle, vedette pronte a dare l’allarme in caso di nuove incursioni.
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