“Ringrazio chi mi ha dato questa fascia, per me è una grande emozione. Ma voglio sottolineare il fatto che in questa squadra non c’è un solo capitano, ma tanti leader”. Con queste parole Fabio Lucioni aveva iniziato il suo percorso da capitano del Benevento, un percorso che lo avrebbe portato a scrivere pagine importanti della storia del club sannita, dove lui è entrato a far parte di diritto. Forse senza neanche immaginare di poter essere ricordato nel tempo come il primo “Capitan promozione”. La scorsa stagione quella benedetta serie B sembrava essere a portata di mano, un testa a testa avvincente con la Salernitana che a tratti pensavano di poter vincere. Nelle ultime giornate, però, il crollo. Neanche attraverso i play off, poi, i giallorossi erano riusciti a staccare il pass per la cadetteria, e quindi, per l’ennesima volta, furono costretti a rimandare la festa. Quest’annata, però, lo stregone l’ha affrontata con un altro piglio, con al cattiveria giusta di chi, ormai stanco di fallire, voleva a tutti i costi prendersi quello che gli spettava di diritto. E allora guidata dal suo capitano il Benevento ha dato inizio alla galoppata vincente. Questa volta l’avversario principale era il Foggia di De Zerbi con il quale è nata una accesa rivalità, sopratutto dopo le dichiarazioni del centrocampista rossonero Antonio Vacca: “Contro di noi il Benevento sembrava il Cerignola, li abbiamo massacrati”. Dichiarazioni che Lucioni non ha mai dimenticato, e alle quali ha risposto sempre in maniera goliardica scrivendo su un foglio di carta, ad ogni vittoria delle streghe, il risultato della gara, sostituendo però, il nome del team giallorosso proprio con quello del Cerignola. Passo dopo passo, però, capitan Lucioni quel “Cerignola” lo ha accompagnato sempre di più verso la promozione in cadetteria, fino a ieri, quando l’impresa è stata compiuta, e la pagina di storia più bella è stata scritta.
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1 maggio 2016
B come Benevento. Lucioni, la storia del capitano promozione