Non appena sale la gradinata del San Paolo c’è soltanto un urlo che si alza a sovrastare Fuorigrotta. «Higuain, Higuain» è il grido che parte puntualmente dagli spalti quando l’attaccante argentino calpesta il prato verde per il solito riscaldamento. Ed è lì, in quell’attimo, che comprendi come il Pipita sia entrato direttamente nei cuori dei napoletani, addirittura più dei vari Hamsik e Insigne. Sarà che la piazza azzurra si identifica molto nel suo idolo: in campo protesta, si agita, ha sempre una parola contro l’arbitro quando le sue scelte non convincono. Ricorda un po’ Diego Armando Maradona e quel carattere da ‘scugnizzo’ che tanto contraddistingue la città partenopea. Senza peli sulla lingua, insomma. Mai. Higuain è il simbolo del Napoli di De Laurentiis ancora più di quello di Cavani. I numeri che sta collezionando in questa stagione tolgono quasi il fiato, numeri che non ha mai registrato nemmeno quando indossava la maglia del Real Madrid e nemmeno quando in panchina c’era Rafa Benitez. E’ servito l’arrivo di Sarri, l’allenatore presentatosi a Castel Volturno in tuta e con tra le dita l’immancabile sigaretta, a farlo rinascere in tutti i sensi. Higuain è esploso quando per qualcuno era addirittura finito e quando i 40 milioni spesi per il suo sì sembravano sprecati. Invece, il Pipita – convinto a restare all’ombra del Vesuvio dal tecnico toscano nel ritiro di Dimaro – ha attirato su di sé gli occhi di mezza Europa: sono 32 le reti segnate solo in campionato, un bottino superiore all’intero numero di gol dell’Hellas Verona. Dista appena 3 lunghezze da Suarez del Barcellona per il premio Scarpa d’Oro e sono appena 3 i gol che lo separano da Nordahl, lo svedese che negli ’50 con il Milan ha segnato la bellezza di 35 reti, mentre solo una lo divide da Angelillo. Un bottino ulteriormente migliorato con la doppietta, fondamentale nella corsa alla Champions League, segnata lunedì contro l’Atalanta al San Paolo. Due gol anche basilari per continuare a coltivare il sogno della Scarpa d’Oro, con cui ogni anno l’Uefa premia il goleador più prolifico d’Europa. E’ quella messa a segno da Gonzalo Higuain e che permette al ‘Pipita’ di mettersi in scia di Luis Suarez, attuale leader con 35 gol: per l’attaccante argentino del Napoli le reti sono ora salite a 32. Momentaneo terzo, con 31 centri, Cristiano Ronaldo, che precede per media-gol l’attaccante brasiliano del Benfica Jonas (anche per lui 31 reti), mentre Robert Lewandowski è attualmente 5/o con 27 gol. Sia Cristiano Ronaldo che il polacco del Bayern non hanno giocato l’ultima partita di campionato, vuoi per problemi fisici, vuoi per motivi tecnici (il ritorno di semifinale di Champions). Insomma, Higuain insegue record su record. Dopo lo scudetto svanito nel nulla a poche giornate di campionato, vuole diventare il re d’Italia realizzando lo stesso numero di gol di Nordahl. Così Higuain si aggiudicherebbe il titolo del miglior capocannoniere di sempre del campionato nostrano.
SPORT
4 maggio 2016
Higuain sei spietato, quanti record a un passo: può diventare re d’Italia