SALERNO – L’inchiesta sui depuratori malfunzionanti culminata con l’ennesimo blitz di Guardia Costiera e Carabinieri del Noe, che hanno proceduto al sequestro in tre comuni della Costiera Amalfitana di sei impianti fuorilegge, è scattata dopo alcuni esposti presentati dai titolari di stabilimenti balneari ai tutori dell’ordine. Gli operatori nel settore turistico, da Praiano a Cetara, avevano lamentato un netto calo di presenze all’interno delle rispettive attività imputando quella flessione ad un mare non più cristallino come un tempo. Chiazze di colore marrone nelle acque circostanti i lidi della Costa d’Amalfi avevano indotto numerosi turisti – ma anche residenti- a frequentare sempre meno gli stabilmenti balneari bagnati da un mare sempre più inquinato.
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