Rivoluzione si, rivoluzione no. La nazionale è anche questo, perché nell’ideale comune nella selezione azzurra devono essere scelti i migliori del momento, i più in forma. Di rivoluzioni vere e proprie, però, poche volte nella storia dell’Italia si sono viste, soprattutto alla vigilia di appuntamenti così importanti come un Mondiale oppure un Europeo. Conte vuole confermare il gruppo che ha guadagnato le qualifiazioni ed allora la Gazzetta dello Sport mette in evidenza le scelte discusse: No a Donnarumma. Troppo giovane, ancora con qualche carenza, sbocciato in corso e per una competizione così serve un usato sicuro. Lorenzo Insigne rischia, perché Conte forse non gli ha ancora totalmente perdonato quella piccola mancanza di rispetto in inverno, ma la Nazionale ha bisogno del suo talento e della sua voglia benché la forma non sia al top. Apertura invece per i sempreverdi Daniele De Rossi ed Andrea Pirlo: uno ha sbattuto i piedi a terra ed ha sempre fatto parte del gruppo azzurro, l’altro ha una classe che, nonostante gli anni, potrebbe comunque essere utile.
SPORT
5 maggio 2016
Euro 2016, Conte non rivoluziona ed Insigne rischia