Le parole di Luciano Spalletti, tecnico della Roma, durante un’intervista radiofonica questa mattina:
“Per noi giocare contro giocatori che non hanno particolari pressioni di classifica e vogliono mettersi in mostra può essere un grande rischio – annuncia Spalletti ai microfoni di Radio Roma -. La Roma ha svoltato quando ha imparato a stare unita in un gruppo, questa per me è una grande crescita. La vittoria sul Napoli adesso non conta più niente, dobbiamo pensare soltanto a noi stessi. Gol subiti? È sempre difficile giocare vogliosi di segnare ma non concedere spazi.
Col Genoa chi è subentrato ha fatto la differenza, penso a Edin Dzeko o Francesco Totti, che è uno di quelli che ha lottato, conquistato punizioni e partecipato al gioco – continua -. Siamo spesso risicati a causa di squalifiche o infortuni, se c’è qualcuno che torna, come Kevin Strootman, siamo solo che felici. Io cerco di scegliere la formazione migliore in base agli allenamenti, è lì che i giocatori devono dimostrarmi di poter fare meglio di un altro.
Io non ho cambiato moltissimo il modulo, sono rimasto fedele alla mia idea. A Nainggolan per esempio piace attaccare alto, è un guerriero che crea problemi agli altri e vantaggi a noi”.