«Non ho mai visto nulla di simile e ho il dovere di salvare il salvabile. Qui è in atto una calamità criminale contro i bambini». È arrivata puntuale alle 10.30 in quello che ormai in tutta Italia è conosciuto come il “parco degli orrori”. Roberta Bruzzone, nota criminologa che si è occupata dei casi più intricati della cronaca nera del Paese, è sbarcata al Parco Verde di Caivano, dopo essere stata nominata consulente della famiglia di Fortuna Loffredo, accompagnata dal legale dei nonni e del papà della bimba, Angelo Pisani. La Bruzzone ha fatto un primo giro tra i palazzoni del Parco dove Chicca è morta il 24 giugno dle 2014 per ricostruire le dinamiche che hanno portato alla morte della piccola e, prima di lei, di Antonio Giglio, 4 anni, ucciso il 27 aprile 2013. Con l’ausilio dell’esperta si spera di far luce quanto prima sulla rete di orchi sui quali stanno indagando gli inquirenti.
Prima tappa è stata la scuola Bruno Ciari, dove andava Fortuna. Poi insieme a Pisani, la criminologa ha fatto il percorso dei due bambini uccisi per un paragone, arrivando a casa di Chicca, dove ha incontrato i genitori. «Le istituzioni si devono rendere conto che siamo di fronte a una calamita criminale sui minori – ha detto Pisani – perciò c’è bisogno dell’intervento immediato del Tribunale dei minori per la tutela dei bimbi che vivono qui e sono in pericolo ogni giorno».