Da giorni soffriva di problemi respiratori, legati al suo peso, e ieri mattina il suo cuore ha smesso di battere in un letto dell’ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati. Otto persone hanno provveduto al trasferimento della salma dal reparto all’obitorio del nosocomio.
Non c’è stato nulla da fare per Rita Bove, la 43enne scafatese che da giorni veniva trasportata tra i vari nosocomi dell’Agro nocerino sarnese attraverso le varie ambulanze bariatriche delle associazioni di volontariato presenti nella provincia di Salerno, nonostante i tentativi dei medici di salvarle la vita. A Scafati la conoscevano tutti, per il suo modo di fare sempre solare, non scalfito nemmeno dai suoi problemi di salute. Dopo il ritorno a casa, nel pomeriggio di martedì, è dovuta tornare nuovamente all’ospedale “Mauro Scarlato”, visto il suo precario stato di salute. Ma al Polo pneumologico le cose non sono affatto migliore. La situazione, infatti, è peggiorata ieri mattina, fino a quando i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso tra la disperazione dei familiari. Alla donna è stata data tutta l’assistenza del caso come previsto dal protocollo medico in questi casi, con il personale dello “Scarlato” che, vista la sua mole di oltre 350 chilogrammi, ha preparato una stanza con uno speciale doppio letto per ospitare nel migliore dei modi la 43enne di Scafati.
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