Era a casa mentre doveva essere a lavoro, ora rischia il licenziamento. Si tratta dell’ennesimo “furbetto del cartellino”, un dipendente comunale di Acerra, P. S., queste le sue iniziali, 61 anni, denunciato oggi dai Carabinieri con l’accusa di truffa e peculato temporaneo perché durante l’orario di servizio è stato trovato dagli stessi militari dell’Arma nella propria abitazione del centro cittadino. Si tratta di un messo comunale incaricato del servizio esterno che dopo aver timbrato il cartellino era poi tornato a casa con l’autovettura di servizio del Comune: l’uomo avrebbe approfittato di essere addetto ai servizi esterni. Un episodio che si aggiunge alle denunce del 2013, quando la Polizia di Stato denunciò 61 dipendenti, sui circa 270 in organico, per truffa ed assenteismo, e per i quali è in corso un processo, rinviato più volte, presso il Tribunale di Nola: la prossima seduta è prevista per luglio. E mentre in comune attendono ancora la notifica del provvedimento, il Sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri ha già annunciato: «Al netto della vicenda giudiziaria chiederò ai dirigenti competenti di adottare tutti i provvedimenti previsti nel regolamento disciplinare, compreso il licenziamento».
CRONACA
13 maggio 2016
Acerra. Doveva essere al Comune ma era a casa: dipendente rischia licenziamento