Alexander Boettcher, intervistato in carcere dal quotidiano Libero, si racconta, e si rappresenta, come una vittima. Vittima di Martina Levato che a suo dire avrebbe ideato gli attacchi con l’acido con la complicità di Andrea Magnani, e non sua, per dargli una sadica prova d’amore mai chiesta. Condannato a 14 anni in Appello per l’ aggressione a Pietro Barbini, Boettcher dichiara: “Non mi riconosco in nessun reato. Quanto ai difetti sono consapevole di essere stato una persona superficiale, se vuole anche deviato nella vita sessuale e ritengo di aver sbagliato alcune amicizie e compagne. Tuttavia sono certo che tali questioni contino sul piano morale, ma non su quello penale”.”Con Martina Levato c’era sadomachismo e piacere, le nostre pratiche sessuali, seppur inquadrabili come deviate, non sono mai sfociate in azioni criminali”. Adesso però il suo rapporto con Martina è più complicato. “Mi aspettavo le sue scuse, poiché se mi trovo in questa situazione è solo per causa sua e questo gliel’ ho sempre rinfacciato dal mio arresto in poi. Tant’ è che Martina si è più volte scusata con mia madre per avermi coinvolto in questo che definisco “incubo”, che tuttavia ha riguardato soprattutto quei poveri ragazzi sfigurati, incolpevoli, come me, di aver incontrato sul proprio cammino Martina”.
CRONACA
16 maggio 2016
Coppia dell’acido, Boettcher: “Sono un deviato sessuale, vittima del sadomasochismo di Martina”